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Le Ultime Notizie del Settore Immobiliare

Immagine del redattoreAndrea Tagliabue - Consulenza Immobiliare Su Misura

MUTUO INTEGRATIVO: CHE COS’È E COME OTTENERLO

Quando si deve acquistare un immobile e ristrutturarlo, a meno che non si sia già in possesso della somma necessaria, si fa ricorso a un mutuo presso un istituto di credito.

L’erogazione del mutuo segue determinate regole ed è fissato in percentuale dalla legge.

Ma si possono ottenere più soldi per un mutuo e, se sì, come?

Vediamo quando è possibile, come si può fare e quali vantaggi e svantaggi comporta.

Che cos’è il mutuo integrativo

Normalmente l’importo massimo che la banca può concedere con un mutuo è pari all’80% del valore dell’immobile.

In alcuni casi, però, si può ottenere un mutuo integrativo, con il quale si può ricevere altro denaro in prestito.

Esso è un mutuo aggiuntivo rispetto a un mutuo ipotecario già sottoscritto e la banca, applicando una seconda ipoteca sulla casa, concede altri soldi in prestito.

Può richiederlo quindi chi ha già stipulato un precedente mutuo con l’istituto di credito.

Con il mutuo integrativo si può ottenere un finanziamento equivalente alla differenza tra il valore dell’immobile e quello dell’ipoteca già iscritta con il primo mutuo, il cui valore è più alto dell’importo richiesto in prestito.

Ogni banca comunque ha potere discrezionale e può decidere anche di concedere una somma più bassa del massimo finanziabile.

Naturalmente si può richiedere il mutuo integrativo alla stessa banca oppure a un’altra, nel qual caso la procedura è più lunga e complessa in quanto prevede il trasferimento del primo mutuo.

Mutuo integrativo: vantaggi e svantaggi

Il vantaggio di accedere a questo tipo di prestito è naturalmente la possibilità di entrare in possesso di una maggiore liquidità per fare fronte a spese maggiori del previsto o per aggiungere nuovi lavori.

Il mutuo integrativo, però, presenta anche alcuni svantaggi, che, in sede di decisione, non vanno sottovalutati.

Gli svantaggi di questa operazione sono:

  • costi per l’accensione del nuovo mutuo con la banca;

  • interessi bancari maggiori sulla seconda ipoteca;

  • spese per l’atto notarile;

  • mancanza di agevolazioni fiscali e di detrazioni;

  • maggiore difficoltà di vendita di un immobile gravato da due mutui, in caso si voglia vendere l’abitazione prima dell’estinzione degli stessi.

* Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.





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