L’Inps ha comunicato importanti novità in tema di ricongiunzione dei contributi che, dal 2023, avrà un processo semplificato e più fluido per quanto riguarda lo scambio con altre casse previdenziali. La gestione previdenziale Inps, quindi, diventa molto più facile per coloro che vogliono raggruppare tutti i periodi contributivi in vista della pensione. Scopriamo cosa cambia e come funziona la nuova procedura.
Ricongiunzione contributi Inps, le novità
L’Inps ha comunicato che è già attivo il nuovo servizio di ricongiungimento dei contributi per le pensioni tramite lo scambio telematico tra l’istituto e le altre casse previdenziali. Il servizio di scambio telematico è già operativo per le casse aderenti alla convenzione che hanno predisposto le operazioni necessarie per le procedure.
Nel frattempo, dovranno essere implementati ulteriori servizi Inps per la facoltà di ricongiunzione ai sensi del comma 1, dell’articolo 1, della legge 45 del 1990, che fa seguito alla comunicazione da inviare per Posta elettronica certificata (Pec) da parte dell’Inps a ogni Cassa previdenziale.
Domanda di ricongiunzione dei contributi
L’Inps, in una circolare, ha sottolineato anche che è già operativo lo scambio telematico delle comunicazioni relative all’esercizio della facoltà di ricongiunzione dei contributi con le casse previdenziali che abbiano firmato la convenzione numero 56 dello scorso 19 aprile.
Sono quindi attivi i servizi che riguardano la domanda, da parte delle casse previdenziali aderenti all’accodo, del prospetto dei contributi versati all’Inps e la consultazione telematica dello stato della richiesta di certificazione.
L’Inps è tenuto a inviare anche la certificazione quale ente trasferente, mentre le casse previdenziali, in qualità di enti accentranti, possono fare richiesta di riesame di una precedente certificazione telematica, nonché la consultazione dello stato di domanda della richiesta di riesame.
Quando si può richiedere la ricongiunzione dei contributi
L’Inps ha comunicato che implementerà la funzione per procedere con la ricongiunzione previa richiesta tramite posta elettronica certificata (Pec). Fino a quando il servizio non sarà attivato, le procedure di alcune Gestioni previdenziali potranno continuare a seguire le modalità ordinarie a oggi in uso.
Le gestioni pensionistiche per le quali si può richiedere la ricongiunzione sono quelle relative a Cd, Cm, Com, Art, Fpld, Cpi, Cps, Cpug e Ctps. Chi fa la richiesta di ricongiunzione può essere titolare di una o più di una di queste gestioni previdenziali.
Lo scambio, in attesa dell’attivazione delle modalità telematiche, continuerà quindi tramite le procedure attualmente in uso. In particolare, per le richieste pervenute prima dell’accordo dell’Inps con le Casse previdenziali dello scorso 19 aprile mediante raccomandata con ricevuta di ritorno o posta elettronica certificata (Pec), si continuerà a utilizzare e a processarle con le modalità non telematiche. Pertanto, le strutture territoriali dell’Istituto di previdenza dovranno definire le richieste giacenze con sollecitudine.
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