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SUPERBONUS E LA RIPARTENZA DELLE CESSIONI DEL CREDITO: QUALI SONO LE NOVITÀ E COSA CAMBIA

Immagine del redattore: Andrea Tagliabue - Consulenza Immobiliare Su MisuraAndrea Tagliabue - Consulenza Immobiliare Su Misura


Si riparte con le cessioni del credito. I primi segnali del ritorno delle banche al business delle agevolazioni edilizie riguardano solo i crediti incagliati derivanti da operazioni fatturate nel 2022, ma si potrebbe pensare che nelle prossime settimane qualcosa inizi a muoversi anche per le attività di quest’anno.


 

Superbonus e la ripartenza delle cessioni del credito: cosa sapere?

Unicredit ha iniziato acquistando unicamente i crediti derivanti da sconti in fattura, e quindi da artigiani e professionisti.

In questo modo, quindi, la banca accetta pratiche di importo superiore a 10 mila e inferiore ai 600 mila euro purché chi cede il credito sia in possesso di tutta la documentazione richiesta nel corso dell’istruttoria, con asseverazioni, attestazioni e visto di conformità per tutte le tipologie di intervento (quindi anche per quelle di edilizia libera per cui le asseverazioni non sarebbero obbligatorie) oltre che il codice univoco previsto dalla normativa.


L’operazione avviene tramite la controllata Esb, veicolo finanziario che provvederà a cartolarizzare i crediti e a rivenderli.

Le norme in vigore prevedono che solo la prima cessione possa avvenire in favore di privati o società non finanziarie ma lasciano alle banche la possibilità di cedere i cespiti acquisiti alla loro clientela professionale.


 

Superbonus e cessione del credito: quali sono le offerte a disposizione?

Le condizioni offerte per l’acquisto sono in linea con quelle che già i erano praticate lo scorso anno:

  • per il Superbonus, l’85,8% del valore nominale del credito di imposta, che equivale a 94,38 euro ogni 100 fatturati;

  • per i bonus su 10 anni come quello per le ristrutturazioni il 70% del credito, equivalente a 35 euro ogni 100 fatturati;

  • sui bonus spalmati su cinque anni (come il sismabonus ordinario), l’82,6% del credito, equivalente a 61,95 ogni 100 fatturati.

(Le percentuali sono state prese come base di calcolo per la tabella sulla remunerazione del credito).

Liberarsi lo spazio fiscale per poter acquisire nuovi crediti è la strada che stanno percorrendo molti grandi player.

 
 
 

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