Quando si parla di mutui e prestiti, subito ci vengono in mente questi impegni decennali, ipoteche, garanzie etc. Ma esiste una modalità molto più snella e veloce, che non richiede garanzie di sorta.
Si tratta del mutuo chirografario: questo consiste in una modalità di prestito dalla durata relativamente breve e che non abbisogna di nessuna garanzia, eccezion fatta dall’impegno scritto del firmatario.
Ma il fatto che non occorra l’ipoteca sulla casa come garanzia non significa che la banca lo conceda ad occhi chiusi, esiste infatti una procedura ben precisa da seguire con le dovute garanzie da fornire.
Mutuo chirografario: chi può richiederlo e come funziona?
Cosa sapere sul mutuo chirografario:
Nonostante non serva l’ipoteca come garanzia per questa tipologia di prestito, la banca può esigere comunque altre garanzie come ad esempio la fideiussione, cambiali o obbligazioni.
La durata (solitamente breve) oscilla tra i 3 i 10 anni; mentre la somma generalmente non eccede i centomila euro (dati ovviamente che dipendono dall’istituto).
Poiché la durata è più breve e le garanzie sono minori, i tassi di interesse tendono ad essere più alti dei classici mutui ipotecari. Ma anche qui, dipende dall’attuale situazione economica e dalla banca in questione.
Non vi sono restrizioni di sorta per la sua richiesta, ma questa modalità di prestito generalmente è scelta da chi deve portare avanti dei lavori mediamente costosi e in poco tempo, come ad esempio imprese edili o amministratori di condominio.
Cosa considerare…
Va considerato quindi che per poter chiedere un mutuo chirografario alle spalle occorre avere una certa solidità finanziaria e godere della fiducia dell’istituto bancario con cui si è in contatto.
Si tratta infatti di una modalità che, nonostante sia più veloce e meno costosa del classico mutuo ipotecario, prevede in ogni caso le dovute spese d’ufficio (come ad esempio intervento notarile), nonché i tempi di stesura ed erogazione similari a quelli del classico mutuo pluridecennale.
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