
Acquistare casa a Milano e Roma, sogno (in)accessibile? Se nella Capitale per permettersi un trilocale (superficie media di 90 mq)* occorre guadagnare circa 3.300 euro netti al mese, a Milano con più o meno la stessa cifra (3.500 euro/mese) ci si può permettere invece solo un bilocale (superficie media di 60 mq).
Nella metropoli lombarda per le agognate tre stanze il reddito netto mensile necessario supera i 5.500 euro, una chimera per la maggioranza dei potenziali acquirenti.
È quanto emerge dall’analisi condotta da Immobiliare.it Insights, la business unit specializzata in studi di mercato di Immobiliare.it, che ha calcolato il reddito netto necessario (annuale e mensile) per procedere all’acquisto di un appartamento di varie tipologie nelle due città.
Partendo invece dal reddito netto medio disponibile di una coppia di lavoratori**, poco più della metà (52%) dei bilocali in offerta a Milano risulta alla portata di quest’ultimi, dei trilocali solo il 16%. Nella Capitale la situazione è un po’ più rosea: quasi il 70% dei bilocali risulta accessibile e poco meno del 40% dei trilocali.
Parlando poi di immobili nuovi o in costruzione, nel capoluogo lombardo solo all’incirca 1 su 4 è accessibile a livello di acquisto, mentre nella Città Eterna sono quasi la metà (48%) del totale. E se qui servono poco più di 3.200 euro/mese netti per potersi permettere di vivere nel nuovo, a Milano è necessario guadagnare quasi 2.500 euro in più.
Quanto deve essere la rata del mutuo rispetto allo stipendio? Le pressioni
Dura vita per i single alla ricerca di una casa nelle due metropoli italiane: Immobiliare.it Insights ha infatti verificato che quasi per tutte le tipologie abitative la pressione del mutuo sullo stipendio supera, di molto, la soglia del 30%, generalmente accettata come percentuale limite da investire sulla propria abitazione (che ci si riferisca alla rata del mutuo o al canone di affitto).
Nella Capitale solo il monolocale è mediamente accessibile ad una persona sola, con una pressione vicina al 34%. Bilocali e trilocali si mangiano rispettivamente il 46% e il 64% dello stipendio.
Va molto peggio a Milano: per permettersi un monolocale da soli è necessario investire quasi il 40% del proprio stipendio, oltre la metà (56%), invece, se si vuole accedere a un bilocale.
I trilocali sono del tutto inavvicinabili: il mutuo richiede oltre il 90% del reddito.
Una coppia se la cava meglio in entrambe le città. I monolocali rimangono assolutamente accessibili sia a Roma che a Milano (pressione al 19% e al 21% rispettivamente), e, con qualche sacrificio in più, anche i bilocali (pressione al 26% e al 31% rispettivamente). Ancora fuori portata invece gli ambiti trilocali: se la pressione sul reddito netto della coppia è superiore al 35% nella Capitale, nel capoluogo lombardo arriva a toccare il 50%.
Con i rialzi dei tassi attuati dalla BCE, tendenza tra l’altro confermata anche per il prossimo futuro, l’accesso al mutuo sta diventando sempre più difficile, soprattutto per i più giovani. Nelle metropoli più popolose, in genere sedi di poli universitari e importanti multinazionali, l’offerta abitativa spesso non è in grado di soddisfare una domanda in costante crescita e ogni soluzione sul mercato è oggetto di contesa, dove prevale chi ha la maggiore disponibilità. In questo contesto risulta ovviamente favorita la coppia, le cui esigenze a livello di spazi vivibili sono molto spesso sovrapponibili a quelle del singolo, ma il cui potere d’acquisto è in genere superiore. COMMENTA ANTONIO INTINI, CHIEF BUSINESS OFFICER DI IMMOBILIARE.IT
Quartieri accessibili a Milano e Roma: dove conviene cercare casa
Dove conviene quindi cercare casa? Chi è interessato ad acquistare un bilocale a Milano dovrebbe prendere in considerazione i quartieri di Bisceglie-Baggio-Olmi dove serve un reddito netto mensile di circa 2.000 euro e il 96% dell’offerta risulta accessibile, come anche Ponte Lambro-Santa Giulia, Cimiano-Crescenzago-Adriano e Forlanini, tutti con un’accessibilità superiore al 90% dello stock in vendita.
A Roma la scelta dei quartieri è molto più vasta e in pole position troviamo Ponte di Nona-Torre Angela, Lunghezza-Castelverde, Bufalotta–Casal Monastero–Settebagni, Borghesiana–Finocchio e Casal Lumbroso–Massimina–Ponte Galeria, tutti con una accessibilità pari al 100% dell’offerta.
Chi invece è alla ricerca di un trilocale a Milano ha poca scelta: solo la zona di Bisceglie-Baggio-Olmi risulta alla portata della coppia media, con il 64% dello stock in offerta accessibile e un reddito netto necessario di poco superiore ai 3.000 euro/mese.
Nella Capitale invece le opzioni più alla portata di portafoglio sono Borghesiana-Finocchio, Lunghezza-Castelverde, Ponte di Nona-Torre Angela e Labaro-Prima Porta-Valle Muricana, dove il reddito netto necessario oscilla tra i 1.800 e i 2.600 euro/mese.
*Calcoli di accessibilità del mercato effettuati considerando un finanziamento pari all’80% del valore dell’immobile con un tasso fisso al 3,93% della durata di 30 anni.
**Calcolato a partire dai redditi lordi dichiarati – ultima pubblicazione Mef anno di imposta 2020 – nelle due città, al netto delle imposte, e caratterizzato da un leggero squilibrio: 100% + 80% del reddito disponibile.
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